venerdì 1 marzo 2019

Utilizzo di firme autografe su documenti contraffatti

Nell'era della contraffazione il Consulente Grafologo è chiamato a fare molta attenzione anche alla natura dei documenti su cui vengono riportate le scritture o le firme in verificazione. E' un caso recente, aprile 2017, quello capitato ad un mio assistito che, essendo il sottoscritto stato nominato dal suo avvocato in qualità di CTP in una causa civile, lo vedeva coinvolto in qualità di amministratore, con una serie di firme, apparentemente autografe, apposte su documenti a lui estranei e non riconosciuti affermando di non averli mai né visti né firmati.

Può succedere che trascorso un certo periodo di tempo non ci si ricordi di avere firmato dei documenti. La natura stessa del lavoro di amministratore è anche quella di essere esposto alla sottoscrizione di numerosi atti. Inoltre, non è da sottovalutare l'intenzionalità di non volere riconoscere le proprie sottoscrizioni pensando di sviare l'indagine grafologica. Nel caso specifico, dalle fotocopie dei documenti in verificazione, il mio assistito aveva ammesso che quelle firme  sembravano proprio le sue, ma lui era certo di non averle mai fatte. E aveva ragione!

Difatti, in sede di inizio operazioni peritali, con la possibilità di visionare gli originali dei documenti con le firme apposte con penna biro ad inchiostrazione blu, tutto sembrava autentico. Volli però visionare il documento utilizzando il microscopio con luce bianca e mia sorpresa, la carta era invasa da macchioline di inchiostro giallo e ciano, simili a quelle lasciate dalle stampanti a getto di inchiostro, invisibili ad occhio nudo ma riscontrabili con il microscopio.

E stato quindi evidente che qualcuno volle contraffare i documenti redatti con pc, scrivendo ciò che era di suo interesse e apponendovi successivamente delle firme autentiche ricavate da altra documentazione già in suo possesso firmata dal mio assistito amministratore, firme che con la stampante a colori, sembravano effettuate con una normale penna a sfera. Qualcuno abile con il pc e con l'utilizzo di un idoneo programma, era riuscito a separare le firme autografe dai documenti originali su cui erano riportate, per poi posizionarle sui documenti contraffatti ed in verificazione.



   

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