venerdì 6 marzo 2015

Testamento a "mano guidata"

In questo articolo affronto uno dei temi di interesse comune dove il grafologo giudiziario si trova a dare una risposta se un testamento sia stato redatto per intero dal testatore. Si tratta di verificare se le ultime volontà del "de cuius" siano state esercitate per iscritto autonomamente oppure, per qualche ragione, di solito per incapacità nell'utilizzare il mezzo grafico dovuta ad uno stato di salute debilitante, siano state scritte con l'aiuto di un'altra persona tramite la tecnica della "mano guidata".

Credo che l'argomento vada affrontato partendo da ciò che viene dichiarato nell'art.602 del codice civile dove afferma: "Il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore...."

Il testamento olografo è invece da considerarsi nullo art.606 codice civile, quando manca l'autografia o la sottoscrizione...., o sia stato scritto da persona diversa del testatore; o nel caso che una terza persona conduca la mano del testatore in un'ipotesi di "mano guidata", (Cass. civ. sez. II, 24.3.2004 n° 5907, Guida al diritto 2004, 19,19; Cass. civ. sez. II 17.3.1993 n°3163, Mass. Giur. It. 1993); o sorregga la penna contribuendo alla formazione delle lettere (Cass. civ. sez. II 7.7.2004 n°12458, Guida al diritto 2004), anche senza sovrapporsi alla volontà del testatore, ma rendendo la mano dello stesso inerte e passiva (Corte d'Appello di Milano, 17.7.1953), perché in questi casi non si verifica un aiuto nella redazione dell'atto ma una sostituzione.
Se invece il terzo si limita ad accompagnare la mano del testatore per eliminare scarti e tremolii, il testamento è valido (Cass. civ. sez. II 7.1.1992 n°32, Giur. It. 1992, I, 1, 1470).

Ma cosa succede se la mano del testatore viene sorretta e guidata durante la stesura testamentaria? Quali sono le principali caratteristiche grafiche che si evidenziano in un testamento scritto con la "mano guidata"?
Innanzitutto c'è da dire che se due sono le mani vuol dire che l'impiego di energia viene suddiviso tra le due persone. Di conseguenza si possono verificare le seguenti ipotesi:

1- l'energia della persona che guida la mano del testatore, va nella stessa direzione di quella del testatore stesso. Si potrà così avere un rafforzamento del tratto pressorio considerata la maggiore pressione esercitata sulla carta per mezzo della penna utilizzata, oltre alle caratteristiche elencate qui sotto dal punto "a" al punto "f".
2- L'energia delle due persone può andare in due direzioni diverse. In tal caso saranno presenti delle deformazioni o incongruenze del tratto grafico che possono così essere riassunti: a) eventuali segmentazioni del tratto grafico stesso; b) incertezze e titubanze nel procedere nella medesima direzione; c) arresti nella formazione delle lettere e parole; d) ristagni d'inchiostro per indecisioni nel procedere, soprattutto nel punto iniziale dove viene posta la penna per tracciare una determinata lettera; e) lettere interrotte e poi riprese; f) eccessivi arresti nello scrivere; g) manifesta evidenza di energie contrastanti ecc....
Si verifica inoltre, la difficoltà di tenere il rigo perché la mano dello scrivente tende a scendere mentre quella di chi guida tende a risalire per mantenere l'allineamento.

Per svolgere una corretta analisi della scheda testamentaria e poter dare una risposta possibilmente certa, è necessario conoscere oltre l'età, anche la situazione di salute del "de cuius" nella data riportata sul testamento e possibilmente ricorrere alla cartella clinica dell'ospedale se precedentemente ricoverato.
Ovviamente la scrittura testamentaria necessita di essere confrontata con scritture e firme autografe di comparazione possibilmente coeve ed in originale.

Nessun commento:

Posta un commento